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venerdì 28 aprile 2017

Nuova sede a Padova per beanTech: verso una via del nordest alla trasformazione digitale

beanTech investe in una nuova sede a Padova. 

Nasce un nuovo concetto per la competitività: la DIGITAL CONFIDENCE. 

Confindustria: verso una via veneto-friulana alla trasformazione digitale

Il nord est dell'IT (Information Technology) cresce, innova e investe ma il cammino che le imprese devono affrontare verso la competitività è ancora lungo.

Oggi a Padova l'azienda friulana di IT beanTech ha inaugurato lanuova sede all'interno del centro direzionale e di servizi Hope Center: ci lavoreranno 4 persone che si impegneranno sia allo sviluppo del business sia al supporto e alla gestione dei clienti già consolidati in Veneto come Pittarosso, Breton, Inglass, Morato Pane, solo per citarne alcuni.

Per l'occasione l'azienda, in collaborazione con Dell Emc, colosso tecnologico internazionale, ha organizzato un evento dedicato alla digital transformation. 

Ha aperto i lavori Francesco Peghin presidente della Fondazione Nordest che ha dipinto uno scenario fatto di grandi sfide per l'economia del nord est: da un lato la rivoluzione digitale che non tutte le imprese hanno già colto allo stesso modo, dall'altro la capacità di fare sistema tra governo dei territori, mondo accademico, categorie e imprese. 

"Solo con una nuova coesione si possono recuperare i tassi di crescita e i livelli occupazionali di un tempo."

Il fil rouge dell'evento è stato il "neologismo" del mondo dell'information technology, la digital confidence: "il concetto di fiducia come  approccio antico ma molto attuale in cui l'azienda, che sviluppa soluzioni IT, diventa partner a lungo termine dei propri clienti,  interlocutore  con cui sviluppare il proprio business  invece di fornitore" ha spiegato Fabiano Benedetti, CEO di beanTech.

Come ha ben spiegato il professore Fabio Candussio, docente di Sistemi informativi aziendali e organizzazione della produzione dell'Università di Udine "non si può realizzare un vero cambiamento solo attraverso le tecnologie digitali: esse sono tecnologie abilitanti che portano efficienza ma hanno bisogno dell'apporto umano d'impresa."

Il fattore di successo è la capacità di trasmettere fiducia: per fare questo la chiave di volta è attrarre nella propria azienda i cosiddetti creativi smartquella nuova generazione di collaborator, i millennials applicati al mondo aziendale, che escono dalle regole, lavorano sulla base della soddisfazione personale, mettono in connessione persone e business – ha spiegato Candussio attraverso la riuscita metafora della creazione di Adamo.

Anche Gianni Potti, nuovo delegato all'industria 4.0 di Confindustria Veneto, ha lanciato la sfida per il futuro delle aziende del triveneto"siamo in piena trasformazione digitale:  la re -ingegnerizzazione dei processi del settore manifatturiero è strategica per lo sviluppo del tessuto economico del nord est.L'obiettivo è quello di trovare una via "triveneta" al cambiamento, fatta di flessibilità di prodotto, di rifondazione dei processi produttivi. Il cambio dei macchinari favorito dall'Iperammortamento del decreto Calenda è importante ma inutile se l'azienda a monte non cambia mentalità e approccio".

Sulla stessa linea Giampaolo Mischi, Dell EMC Commercial Private Sales Director: "L'investimento in IT ormai deve essere centrale in ogni business plan e non essere considerato come una "commodity": per accedere alle opportunità offerte dalle tecnologie abilitanti non sono più necessari grandi investimenti: ecco che anche il tessuto di piccole-medie aziende del Nord-Est può sfruttare le risorse dell'IT, esattamente come fanno i grandi player internazionali, ma con un investimento commisurato alle proprie dimensioni e al mercato di riferimento".


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La Geografia Digitale nell'era dell'Industry 4.0. Cogliere le opportunità della Digital Transformation e aumentare l'efficienza.

10 - 11 maggio Ergife Palace Hotel - Roma
Comunicato-Invito stampa
Le potenzialità e i vantaggi della geografia digitale per l'industria nell'era della Digital Tranformation. 

È questo il tema della Conferenza Esri Italia 2017, azienda leader nel settore dei servizi geospaziali, nella geolocalizzazione e nei Sistemi Informativi Geografici che si terrà a Roma dal 10 all'11 maggio all'Ergife Palace Hotel e che coinvolge ogni anno oltre 2 mila persone, tra esperti, rappresentanti di aziende, associazioni, istituzioni e appassionati del settore.

Si tratta dell'evento nazionale più importante nel campo delle tecnologie geospaziali: offre un'occasione d'incontro per chi si occupa di Sistemi Informativi Geografici (GIS), tecnologie geospaziali, geolocalizzazione, geomatica, un momento di aggiornamento sugli sviluppi della tecnologia e sulle nuove possibilità di applicazione offerte nei diversi settori: dai trasporti alla logistica, dalla protezione ambientale alla gestione dei rischi e delle emergenze, dalla sanità ai beni culturali, dall'educazione al non profit, dalla pubblica amministrazione ai sistemi di gestione delle reti.

Il programma della manifestazione prevede una sessione plenaria affiancata da decine di workshop, sessioni tematiche, iniziative di formazione, presentazione di progetti innovativi in cui si confronteranno relatori di alto profilo delle più importanti realtà aziendali e istituzionali italiane. 

Sarà offerto un panorama vasto e completo delle opportunità della Geografia Digitale e presentate importanti storie di successo di vari ambiti applicativi.

Anche quest'anno verrà proposto il GeObservatory, un percorso interattivo multimediale, che consente di sperimentare la tecnologia più avanzata nel campo della Geografia Digitale e nuove soluzioni geospaziali attraverso dimostrazioni, proiezioni in 3D, presentazioni, demo in realtà aumentata. 

Ai giornalisti è riservata una visita al GeObservatory il 10 maggio alle ore 12.30 durante la Sessione Plenaria. 

La Sessione Plenaria, si aprirà con un talk di dedicato al tema Industry 4.0 con la presenza di Francesco Tortorelli di AGID, Antonello Busetto di Assinform e Emilio Misuriello di Esri Italia. Di seguito Banca Carige, Rortos, Regione Puglia e AGCOM racconteranno le proprie esperienze oltre a Gruppo Editoriale L'Espresso, INGV e il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Durante l'evento verranno premiati con il Premio Mondo D'Oro Enrico Giovannini, Portavoce dell'ASviS, e Mario Calabresi direttore di la Repubblica.

Ai giornalisti è dedicato il corso di formazione "Attualità e prospettive del data journalism geografico", organizzato con Greenaccord e coordinato da Giorgio Pacifici del Tg2, che si terrà l'11 maggio alle 9,30 alle 13 (Sala Cesarea) e darà diritto a 4 crediti

Il corso offre importanti elementi agli operatori dell'informazione dell'era della trasformazione digitale per esplorare in modo più approfondito ogni aspetto della notizia.

Banda Larga e 95 milioni di euro rilanciano le startup

Accanto al rifinanziamento del progetto Smart&Start Italia per la nascita di imprese ad alto contenuto tecnologico, EOLO riconferma il proprio impegno al fianco delle nuove aziende innovative di tutta Italia


Fondi per le startup e diffusione della banda larga: passa da qui la strada dell’innovazione. I fondi arrivano dal rifinanziamento del progetto Smart&Start Italia. Grazie ai 95 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico per la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico, le idee innovative nel settore hi-tech possono trovare nova linfa. 

Sul fronte della connessione a banda larga, uno dei punti fondamentali per la competitività del sistema economico anche per le imprese che muovono i primi passi, l’operatore di telecomunicazioni di Busto Arsizio (VA) EOLO riconferma il proprio impegno per superare il digital divide e porre le aziende in grado di competere a livello internazionale.

«Da anni EOLO ha messo in campo importanti investimenti di ricerca e sviluppo per migliorare la rete puntando su velocità di banda, efficienza spettrale e bassa latenza. Oggi EOLO è in grado di erogare servizi a Banda Ultra Larga in migliaia di piccoli e medi Comuni del centro e nord Italia – commenta Luca Spada, Presidente di EOLO – Si tratta di un passo fondamentale per rendere il nostro Paese davvero competitivo in Europa, dove siamo al 25° posto in quanto a sviluppo dell’economia e della società digitale, e nel mondo. EOLO, mettendo a disposizione rete e competenze, è pronta a giocare un ruolo da protagonista per rendere il cambiamento possibile anche nelle aree più periferiche d’Italia».

Smart&Start Italia, il principale incentivo del Governo dedicato alla nascita e alla crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico, con le nuove risorse messe in campo dalla Legge di Bilancio 2017, vuole sostenere le imprese che sviluppano prodotti, servizi o soluzioni innovative nel mondo dell’economia digitale, oppure che sono coinvolte in progetti di valorizzazione della ricerca pubblica o privata.

Smart&Start Italia finanzia programmi di spesa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro. È previsto un mutuo senza interessi e senza richiesta di garanzie per la copertura dei costi di investimento e di gestione legati all'avvio del progetto, inclusi i costi del personale dipendente.

Le domande di finanziamento si presentano esclusivamente sul sito www.smartstart.invitalia.it in modalità paperless e sono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione, entro 60 giorni.

Qualche cifra
Secondo il MISE la regione con il maggior numero di startup è la Lombardia, dove operano il 21,7% delle startup italiane. Seguono l’Emilia Romagna (11,9%), il Lazio (10,1%) e il Veneto (7,5%). E sono 13 le province italiane con più di 100 startup distribuite all’interno del proprio territorio.

Ma la situazione non è semplice. Ci sono ancora due gap da colmare: culturale e tecnologico. Per il primo, secondo quanto rilevato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano a fine 2016 solo un 8% delle aziende risultava pienamente digitalizzato; sul fronte tecnologico è necessario un impulso serio alla diffusione della Banda Larga. Su quest’ultimo aspetto EOLO da tempo fa la sua parte, contribuendo a superare il “digital divide”. Un’azione riconosciuta da più parti, con risultati tangibili.


EOLO SpA – Fondata nel 1999 a Busto Arsizio (VA) EOLO è un operatore di telecomunicazioni leader nel campo della banda ultralarga per il mercato residenziale e delle imprese. La società ha 300 dipendenti, oltre 220mila clienti attivi e diffonde su tutto il territorio nazionale soluzioni professionali ad alto contenuto tecnologico. EOLO è un’azienda privata a capitale interamente italiano. Ulteriori informazioni sui servizi EOLO sono disponibili sul sito eolo.it.

EXPRIVIA SPONSOR DEL 12° FESTIVAL DELL'ECONOMIA DI TRENTO 2017

La trasformazione digitale dei processi della sanità: l'esperienza del gruppo in ambito sanitario al centro dell'incontro del 2 giugno 'La salute accessibile con le tecnologie digitali

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28 aprile 2017Exprivia- società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana [XPR.MI], alla guida di un gruppo internazionale in grado di abilitare i processi di trasformazione digitale attraverso soluzioni che coinvolgono l'intera catena del valore del cliente – è sponsor della 12˄ edizione del Festival dell'Economia di Trento, in programma dall'1 al 4 giugno 2017, quest'anno dedicato al tema "La salute disuguale".

Promosso da Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento e Università degli studi di Trento, e progettato dagli Editori Laterza in collaborazione con Superfestival - Salone Internazionale del Libro di Torino -, il Festival dell'Economia di Trento rappresenta un momento in cui economisti, scienziati ed esperti provenienti da ogni parte del mondo si confrontano sui grandi temi dell'economia e dell'impatto che questi hanno sulla società.

L'edizione 2017 si concentrerà sulla rilevante questione delle differenze nelle condizioni di salute e nella longevità delle persone, sull'importanza dell'accesso ai sistemi sanitari quale opportunità di condurre una vita sana, di godere di un invecchiamento attivo, nonché di conoscere i rischi della salute e prevenire le malattie riducendo i costi  dei sistemi sanitari nazionali.

La ventennale esperienza di Exprivia nel settore healthcare sarà al centro dell'incontro che si terrà il 2 giugno dal titolo  'La salute accessibile con le tecnologie digitali', a cui parteciperanno Domenico Favuzzi, AD di Exprivia, Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore della Sanità, Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento promozione della salute, del benessere e dello sport della Regione Puglia.

"Il Festival dell'Economia di Trento – commenta Domenico Favuzzi, Presidente e AD di Exprivia - rappresenta un importante palcoscenico per portare all'attenzione del grande pubblico le tecnologie applicate alla sanità e la modalità con cui queste sono in grado di garantire l'accesso alle cure da parte di una sempre più ampia componente della popolazione. Exprivia, da anni, si pone come facilitatore della trasformazione digitale nella Sanità attraverso le proprie soluzioni software e a Trento presenta numerose realizzazioni sviluppate in diverse regioni italiane, come ad esempio i casi di telemedicina e teleconsulto e dei sistemi informativi sanitari per il governo della sanità pubblica. Con la partecipazione al Festival dell'Economia – conclude Favuzzi – Exprivia conferma il proprio impegno a sostegno della cultura e delle trasformazioni sociali." 

EXPRIVIA

Exprivia è un gruppo internazionale, oggi composto da circa 2000 professionisti, in grado di abilitare il processo di trasformazione digitale attraverso soluzioni che coinvolgono l'intera catena del valore del cliente. 


Forte di un know-how e un'esperienza maturate in oltre 30 anni di presenza costante sul mercato, Exprivia dispone di un team di esperti specializzati nei diversi ambiti tecnologici e di dominio, da Capital Market, Big Data & Analytics, BPO, a Cloud Computing, IoT, IT Security, Mobile e SAP Suite, distribuiti fra le diverse sedi in Italia e all'estero (Europa, America e Asia). 


Quotata in Borsa Italiana dal 2000, al segmento STAR MTA (XPR), Exprivia affianca i propri clienti nei settori Banking&Finance, Telco&Media, Energy&Utilities, Aerospace&Defence, Manufacturing&Distribution, Healthcare e Pubblica Amministrazione.


La società è soggetta alla direzione e coordinamento di Abaco Innovazione S.p.A..




giovedì 27 aprile 2017

SOFT STRATEGY: I GIOVANI TROVANO LAVORO CON LE LEZIONI IN AZIENDA

8 ragazzi entrano nel team Soft Strategy grazie al progetto "ICT Security Academy"

Soft Strategy, società italiana leader di settore nel management consulting, ha appena concluso un percorso formativo, finanziato dalla Regione Lazio, che ha visto l'inserimento diretto in azienda di 8 giovani talenti.

"ICT Security Academy" è un percorso di formazione fortemente voluto da Soft Strategy, della durata di circa un mese e mezzo e intrapreso a seguito di un piano presentato a valere su un bando della regione Lazio rivolto allo sviluppo dell'occupabilità.

Il bando, rivolto a laureati di ambo i sessi sotto i 35 anni, prevedeva la selezione di 13 persone disoccupate o inoccupate da inserire in un percorso didattico (a titolo totalmente gratuito) che fornisse conoscenze su temi di interesse aziendale, al termine del quale, come richiesto dalla Regione, almeno il 50% dei partecipanti fosse inserito in azienda.

"Siamo estremamente orgogliosi del progetto realizzato e della reale opportunità che ha portato per gli otto ragazzi che ora sono parte della squadra di Soft Strategy"- spiega Francesco Vollono, direttore marketing di Soft Strategy - "In un mondo del lavoro incerto come quello di oggi, in modo particolare per i giovani, avere possibilità concrete di imparare sul campo, conoscere il clima aziendale e di essere inseriti nella stessa azienda che ha fornito la formazione è un bel segnale. È la nostra più grande soddisfazione essere riusciti ad inserire più del 60% dei ragazzi che hanno partecipato e speriamo di poter presto inaugurare un secondo ciclo".

L'accademia di Soft Strategy, che ha visto la presenza di docenti di altissimo livello e lezioni in azienda, ha voluto fornire ai ragazzi basi concrete e solide sui temi quali l'ICT security, Data Privacy, Cybersecurity, Project Management, affinchè ci fosse una reale preparazione al mondo del lavoro in campo dell'ICT Security.

Deduplicare, comprimere e ottimizzare i dati in tempo reale con le infrastrutture iperconvergenti - 16 maggio


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Deduplicare, comprimere e ottimizzare i dati in tempo reale con le infrastrutture iperconvergenti
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16 maggio - ore 11.50 - 13.10
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Come ottimizzare le fasi di deduplica migliorando le performance infrastrutturali ed elevando la protezione dei dati
I sistemi iperconvergenti stanno diffondendosi nelle imprese come snodi di riferimento per creare infrastrutture agili e aperte verso il modello hybrid cloud.

I motivi di questa attenzione riguardano la loro rapidità di implementazione, la facilità di governance e l'agilità. Ma non solo. Sono sistemi che possono essere utilizzati anche per specifici carichi di lavoro o come piccoli data center decentrati.

Per ottenere la massima efficienza, oltre alle classiche componenti computazionali, storage, networking e all'hypervisor centralizzato, tipiche dei sistemi iperconvergenti, alcuni sistemi offrono la possibilità di integrare anche funzionalità di backup, wan optimizer, deduplica e disaster recovery.

Nel Tech Webinar, organizzato da ZeroUno in collaborazione con HPE e Intel, ci focalizzeremo sulll'analisi di contesto e approfondiremo i trend evolutivi di queste soluzioni. Tra gli altri, affronteremo, nello specifico:
Efficienza nell'utilizzo delle risorse - La possibilità di eseguire deduplica, compressione e ottimizzazione in tempo reale all'interno delle risorse storage dell'appliance consente di mantenere il dato compresso non intaccando le performance infrastrutturali. La maggiore efficienza porta a ridurre la necessità di storage e di banda/connettività in situazioni di Disaster Recovery, consentendo di avere più punti di ripristino per una ripartenza veloce a fronte di un problema.
Protezione nativa dei dati - Con la gestione centralizzata, a livello di hypervisor, di tutti i processi di backup e ripristino, piuttosto che quelli di sincronizzazione per High Availability, Disaster Recovery e Business Continuity viene garantita una elevata protezione dei dati. Quali sono gli elementi da considerare nell'integrazione di infrastrutture di questo tipo in una più ampia strategia di Disaster Recovery definita dall'azienda?
Interventi
Ficagna Massimo Ficagna, Senior Advisor, Osservatori Digital Innovation, Politecnico di Milano
Cicchirillo Giuseppe Cicchirillo, Product Manager – Data Center Infrastructure Hewlett Packard Enterprise (HPE)
Moderatore
Fabbri Patrizia Fabbri, Caporedattore ZeroUno
Sponsored by
HPE Intel
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Per informazioni contatta la nostra segreteria: webinar@digital4.biz



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Grande successo per il convegno IT4Fashion.

La settima edizione del più importante convegno europeo, che unisce moda e tecnologia, è terminata lo scorso 21 aprile in crescendo.

Firenze – 27 aprile '17 – tirando le somme dell'ultima edizione del convegno IT4Fashion si può essere molto soddisfatti. Il noto appuntamento annuale che vede cimentarsi aziende di moda e di Information Technology, da tutta Europa, in uno scambio reciproco di case history e incontri di approfondimento, è stato infatti un successo da tutti i punti di vista.

Gli argomenti trattati rappresentano fin dalla prima edizione il fiore all'occhiello di questa kermesse e ogni anno si arricchiscono di nuovi contenuti e speaker di primo piano, anche internazionali come Marl Harrop di WhichPLM, Stefano Lena di Contactlab, Matteo Montecchi del London College of fashion. 

Queste le impressioni del Direttore del Comitato Scientifico Rinaldo Rinaldi: "Siamo contenti di questa edizione del convegno, abbiamo realizzato circa 700 ingressi e a detta dei partecipanti c'è stata una ottima possibilità di networking oltre ad un'alta qualità degli speech dei nostri ospiti. Per quanto riguarda quello che è emerso dal convegno ho notato che quest'anno c'è molta più attenzione, a mio avviso, verso l'integrazione tra il prodotto e il cliente, si sta pensando sempre di più al modello di una smart-factory con prodotti che interagiscono con il cliente e con l'acquirente per raccontare a quest'ultimo la propria storia, per attivare sensazioni, informazioni da veicolare poi al produttore, così da gestire in maniera più rapida e possibile tutte le informazioni che provengono dal canale della vendita".

Rinaldi chiarisce inoltre un aspetto spesso frainteso sul mercato delle IT:" Non si può stabilire se sia in crescita o meno perché il mercato delle IT di due anni fa non è confrontabile con quello attuale. Le soluzioni di ora vanno a soddisfare delle sfide, dei problemi e delle tematiche dove due anni fa non esistevano. Un po' come succede per un prodotto, dove il ciclo di vita è sempre più breve e risulta difficile fare dei confronti con delle statistiche storiche, perché un prodotto oggi, che non aveva un corrispettivo due anni fa, è piuttosto complicato da analizzare se venderà di più o di meno. Lo stesso sta diventando nel mondo dell'IT dove la fluidità di esigenze del mercato crea situazioni non paragonabili".

La terza giornata del convegno è stata invece prevalentemente dedicata al career day, dove prestigiosi players nel settore della moda hanno potuto incontrare studenti universitari e fare un primo colloquio conoscitivo. 

Il feedback delle aziende è stato complessivamente molto positivo; è stata apprezzata l'idea di far preselezionare agli studenti le 5 società per le quali erano veramente motivati. I circa 100 laureandi hanno apprezzato molto questa rara opportunità di potersi mettere in discussione con aziende di questo calibro e ci si augura che tutti possano trovare la loro strada in questo affascinante settore.

Arrivederci a novembre con la nuova edizione di Dig.it4Fashion, l'appuntamento incentrato prevalentemente sullo studio dell'innovazione e delle tecnologie ICT nel digital marketing, nell'e-commerce e nell'utilizzo dei social media; il tutto, ancora una volta, declinato nell'ambito del fashion e del lusso.



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mercoledì 26 aprile 2017

Da BSA un Vademecum sul valore del software nella PMI

Presentata nella conferenza stampa di oggi l'iniziativa per offrire a 6000 PMI italiane pratici consigli per un uso consapevole del software

ROMA - 26 aprile 2017 - Ha avuto luogo questa mattina a Roma la conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa Vademecum sul valore del software nella PMI. Promossa dal Comitato italiano di BSA | The Software Alliance in occasione della Giornata mondiale della proprietà intellettuale, l'evento ha ospitato interventi di Paolo Marzano, Presidente del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d'Autore (MiBACT), di Mario Catania, Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo, e del Generale D. Gennaro Vecchione, Comandante delle Unità Speciali Guardia di Finanza.
Il Vademecum sul valore del software nella PMI ha l'obiettivo di dare strumenti pratici alle PMI per valorizzare al meglio il software in azienda in quanto motore di efficienza e produttività, evitando di cadere – consapevolmente o meno – nella trappola dell'installazione di software piratati sui computer aziendali, ossia privi di regolare licenza, una strada può sembrare un comodo "risparmio" nel breve periodo, ma che invece espone imprenditore e azienda a gravi rischi, sia sul versante tecnico e funzionale, sia su quello legale (sia civile che penale), amministrativo, finanziario ed infine anche reputazionale.
"Vogliamo essere sempre più proattivi nei confronti delle imprese del nostro Paese, di cui conosciamo e condividiamo i problemi", commenta Paolo Valcher, Presidente del Comitato Italiano di BSA."Per questo BSA lancia questa campagna di sensibilizzazione per favorire lo sviluppo di una cultura del valore del software che aiuti le aziende ad essere sempre più produttive e competitive" Un vademecum con spunti e suggerimenti per l'imprenditore e su come integrare il processo del Software Asset Management (SAM), sempre più utile per valorizzare e gestire i propri investimenti".
Per questo, il Vademecum verrà ora inviato ad un primo campione di 6.000 PMI operanti sull'intero territorio nazionale, con l'invito a rivolgersi a BSA Italia e ai suoi membri per contare su un esperto supporto in materia di licensing e di Software Asset Management, in modo da poter essere  tranquilli di utilizzare sempre e solo software originale, evitando rischi di sanzioni legali, infezioni di virus, intrusioni indesiderate nei sistemi aziendali, con perdita di dati, danneggiamenti ai sistemi stessi, pericolosi tempi di fermo macchine e di conseguenza perdite d'immagine all'esterno e – complessivamente – costi assai più elevati di quelli che ci si illude di risparmiare affidandosi a software di provenienza illegale. 

Che purtroppo nel nostro Paese è ancora troppo: lo conferma il confronto fra una ricerca internazionale, secondo cui il 95% delle imprese ritiene di essere perfettamente in regola con il software, mentre l'ultimo Global Software Study di IDC attesta il tasso d'illegalità nel nostro Paese ancora al 45%, una percentuale in calo da alcuni anni ma pur sempre intollerabile per un'economia moderna.
"Tra i compiti istituzionali della Guardia di Finanza, fissati dal decreto legislativo n. 68/2001, la tutela della proprietà intellettuale rientra, a pieno titolo, tra le sue maggiori espressioni. In particolare, la difesa del diritto d'autore sul software, inteso quale tipica espressione dell'ingegno umano e della capacità imprenditoriale, rappresenta un comparto in cui il Corpo ha sempre dimostrato una particolare attenzione. Sulla base di questa considerazione lo sforzo operativo del Corpo è dimostrato dalle campagne ispettive Underli©ensing 1 e 2, coordinate dalle Unità Speciali della Guardia di Finanza ed eseguite su tutto il territorio nazionale, che hanno coinvolto una vasta platea di soggetti, preventivamente selezionati sulla base di una meticolosa analisi di rischio e quindi essenzialmente progettate per ottenere una maggiore efficacia ed efficienza nelle attività di controllo eseguite", ha confermato per la Guardia di Finanza il Generale Gennaro Vecchione. "Gli esiti  di queste operazioni repressive hanno confermato una palese ed accentuata "morbilità" tra i vari soggetti ispezionati per quanto attiene l'uso di software pirata o di quello detenuto in violazione delle condizioni di licenza. Sotto questo profilo l'incremento e la sempre migliore pianificazione dei controlli nello specifico settore appare doveroso; ciò al fine di reprimere l'illegalità nelle sue variegate forme e far conseguire all'utenza la piena consapevolezza sui danni arrecati alle imprese ed al sistema economico in generale dal particolare fenomeno illecito".
Plaudendo all'iniziativa del Vademecum, Paolo Marzano – Presidente del Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d'autore presso il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) – nel suo intervento alla conferenza ha dichiarato che"lanciare questa iniziativa per l'utilizzo legale del software in concomitanza con la giornata per la tutela del copyright ha indubbiamente un significato particolare. Il Comitato che mi onoro di presiedere è impegnato incessantemente per riconoscere che la tutela dell'innovazione e della creatività non sono concetti "stantii" o "corporativi" ma rappresentano la spinta che consente ai consumatori di utilizzare tecnologie avanzate. Il Vademecum stesso qui presentato sembra essere uno strumento davvero pragmatico che offre soluzioni pratiche ad Aziende e amministrazioni sull'utilizzo del software legale, dove i dati enucleati dimostrano che la strada è ancora in salita".
Mario Catania, Presidente Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo ha aggiunto "La commissione che presiedo ha lavorato alacremente sul tema e ha prodotto numerosi studi in merito; e spesso mi sono interfacciato con BSA, cui riconosco il contributo fattivo nel contesto alla pirateria. Oggi vorrei ricordare che la contraffazione è sottovalutata dalla opinione pubblica. L'impegno della Gdf e della magistratura è decisivo, ma occorrerebbe accrescere l'attenzione sul fenomeno è ancor di più occorre accrescere attenzione sulla contraffazione del software. La politica dovrà fare di più e accelerare processi per una lotta contro la pirateria. Il Vademecum di BSA si muove in questo ambito e apprezzo vivamente iniziativa odierna".

Tutti i materiali sono disponibili sul sito www.bsa.org.



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Commvault Data Platform rende più semplice la conformità al GDPR

PGNiG SA, società polacca di produzione di gas naturali tra le più grandi al mondo, 
ha scelto la Commvault Data Platform per gestire oltre 200 TB di dati relativi ad applicazioni, 
sistemi mobili, ambienti virtuali e mail.
La soluzione di archiviazione riduce il volume dei dati in ambiente MS Exchange di oltre il 50%.


Milano, 26 aprile 2017  Commvault (NASDAQ: CVLT), leader nei settori enterprise backup, ripristino, archiviazione e cloud, ha annunciato che la sua Commvault Data Platform è stata scelta da Polskie Górnictwo Naftowe i Gazownictwo SA (PGNiG) – una delle più grandi realtà mondiale attive nella ricerca, produzione e distribuzione di gas naturali – per ottenere una gestione end-to-end dei dati, superiore efficienza economica e possibilità di accesso, riducendo al contempo i rischi di business. La soluzione Commvault gestirà tutti gli ambienti dati critici al business dell'azienda, di produzione e backup.
Tra le principali aziende nazionali quotate alla Borsa di Varsavia (WIG 20), una gran parte dei dati di PGNiG sono estremamente sensibili, e richiedono rigorose procedure di sicurezza e compliance. Per questo, e per rispondere a normative aggiuntive quali lo European General Data Protection Regulation (GDPR), PGNiG aveva necessità di estrema precisione nella classificazione dei dati, nella gestione degli accessi e nella reportistica, per indicare le tipologie di dati posseduti. Questi elementi dettano i requisiti di compliance sui tempi di ripristino, o il volume della possibile perdita di dati, che devono essere rispettati. Allo stesso tempo, l'azienda richiedeva un sistema consolidato centrale di protezione dei dati per le sue cinque filiali, come parte di un unico dominio di backup.
Condotta in tre fasi, l'implementazione ha inizialmente riguardato la protezione di ambienti virtuali, dispositivi mobili e archiviazione email, prima di essere estesa a sicurezza applicativa, sicurezza di specifici dispositivi mobili, protezione dei dati in filiale ed estensione dell'archiviazione del sistema di mail MS Exchange con elementi di compliance, quali journaling, indicizzazione full-text dei dati e una dashboard per i team di sicurezza. Queste caratteristiche aiutano a garantire conformità, accelerano i processi di audit e permettono di assegnare procedure di conservazione legale.
In precedenza, PGNiG faceva uso di soluzioni differenti in parallelo. Dopo l'implementazione di Commvault, i dati di backup vengono assegnati a cinque layer definiti con precisione. I dati classificati nei layer inferiori vengono protetti con RTO e RPO differenti, assieme a guideline separate per conservazione e backup.
La soluzione Commvault minimizza i rischi di business fornendo una protezione completa di tutti gli ambienti virtuali, workstation e del backup mail system di MS Exchange. Oltre all'archiviazione del sistema di posta e alla protezione delle applicazioni per server Oracle e storage Exadata, l'implementazione coprirà circa 500 endpoint. In totale, la protezione Commvault copre circa 200 TB di dati, tra cui 90 TV di dati in ambiente virtuale, 75 TB di dati applicativi, 25 TB come parte del sistema di posta e 15 TB di dati da dispositivi mobili.
"Abbiamo scoperto tutto il potenziale della piattaforma Commvault durante un Transformation Workshop organizzato dall'azienda, nel corso del quale Commvault ha analizzato la maturità della nostra organizzazione nelle aree data management ed information", spiega Przemysław Wesołowski, IT Infrastructure Director di PGNiG SA. "Il Transformation Workshop hanno prodotto una serie di raccomandazioni che hanno portato maggior vantaggio competitivo al nostro business, rendendo differenti set di dati visibili ai nostri manager in modo più semplice e tempestivo, oltre a fornire velocità e precisione superiori a livello di compliance – un fattore critico per una realtà come la nostra, con così tante informazioni commercialmente sensibili e la prossima normativa GDPR che entrerà in vigore nel corso del 2018."
Archiviare il sistema di posta di PGNiG renderà possibile ridurre in modo significativo il volume dei dati gestiti in MS Exchange, del 50-60%. Il processo ridurrà le finestre rilevanti di backup e parallelamente i costi di licenza. I backup dei dati meno importanti per il business, come il sistema di posta o i file non strutturati, verranno trasferiti al sistema di archiviazione della piattaforma Commvault, riducendo così i costi e mantenendo accesso pieno ai backup dell'archivio. In futuro, verrà creato un centro di disaster recovery per supportare i dati più critici, come anche un sistema di data replication per il sito di backup.
"E' un piacere vedere come alcune delle più grandi realtà multinazionali in Europa, come PGNiG, utilizzino le nostre soluzioni per ottenere vantaggi competitivi e garantirsi compliance", spiega Agnieszka May-Sadowska, Area-Vice President, Central East EMEA di Commvault. "Chiamate ovunque a confrontarsi con una crescita enorme dei dati e condizioni tecnologiche e di business in continuo cambiamento, le organizzazioni devono poter sviluppare continuamente le proprie infrastrutture senza necessità di costosi investimenti. Commvault Data Platform offre flessibilità, la scalabilità ed il valore di business, sfruttando ogni combinazione tra l'infrastruttura hardware esistente e nuovi investimenti nel cloud."

Commvault
Commvault è il leader nella fornitura di soluzioni di data protection e information management, e aiuta le aziende di tutto il mondo a rendere attivi i loro dati per trarne maggior valore e trasformare i moderni ambienti dati. Con soluzioni e servizi forniti direttamente e attraverso una rete globale di partner e service provider, le soluzioni di Commvault rappresentano uno dei più importanti portfolio di prodotti sul mercato della protezione, recupero, virtualizzazione e archiviazione dei dati, del Cloud e della sincronizzazione e condivisione dei file. Commvault è riconosciuta da clienti e analisti come un partner tecnologico esperto e fidato, in virtù della sua visione tecnologica, innovazione ed esecuzione dei progetti.
L'intera attenzione di Commvault verso il data management ha portato operatori di tutti i settori e dimensioni ad adottare le soluzioni dell'azienda, con installazioni on-premise, su piattaforma mobile, da e verso il Cloud e fornire in modalità as-a-Service. Commvault ha più di 2.000 dipendenti in tutto il mondo, è quotata al NASDAQ (CVLT) e ha sede a Tinton Falls, Stati Uniti. 


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