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martedì 30 giugno 2015

Mercato Cloud in Italia: +25% nel 2015, supera gli 1,5 miliardi di €

l Public Cloud cresce del +35% (460 milioni di €) mentre gli investimenti per la Cloud Enabling Infrastructure registrano un +21% e toccano quota 1,05 miliardi.La spesa delle PMI per il Public Cloud è ancora limitata in valore (46 milioni di €) ma ha registrato una crescita del 70%.I tassi di crescita conferamano che il Cloud sta diventando un percorso inevitabile di trasformazione dei Sistemi Informativi aziendali.


Milano, 30 giugno 2015 – Il mercato Cloud in Italia viene stimato in crescita del 25% nel 2015 ed è destinato a raggiungere un valore pari a 1,51 miliardi di €. Contribuiscono a questa stima soprattutto gli investimenti dedicati alla Cloud Enabling Infrastructure, ovvero quelli impiegati per aggiornare il patrimonio infrastrutturale e applicativo già esistene in azienda, che valgono in italia 1,05 miliardi di euro e crescono del 21%, e quelli dedicati al Public Cloud, stimabili in 460 milioni di euro, in crescita del 35% anno su anno.

A distanza di un anno, sembra davvero che le ombre che rendevano il cloud un fenomeno talvolta incompreso e incapace di incidere realmente sulle scelte delle imprese siano finalmente svanite, afferma Alessandro Piva, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano. “È stato compreso che esistono due strade e approcci differenti: da una parte il public cloud dall’altra parte, l’approccio interno, la Cloud Enabling Infrastructure. Due strade molto diverse: la prima disruptive e veloce, la seconda più complessa, una via questa che richiede investimenti, scelte e percorsi abilitanti l’evoluzione e l’aggiornamento del patrimonio infrastrutturale e applicativo esistente, che favorisce e promuove l’utilizzo dei servizi Public Cloud e prevede un percorso meno estemporaneo, ma maggiormente connesso con le strategie di evoluzione del Sistema Informativo Aziendale.”

È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Cloud & ICT as a Service, giunto alla quinta edizione epromosso dalla School of Management del Politecnico di Milano*.
 
La ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno “Cloud davvero, semplice ma non banale” ha analizzato dettagliatamente l’evoluzione dell’offerta e i modelli di adozione di tale modello nelle aziende di grandi, medie e piccole dimensioni coinvolgendo 600 CIO e responsabili IT di imprese italiane.

La scomposizione del mercato Public Cloud
La spesa in soluzioni di Public Cloud segna una crescita del 35% e si divide principalmente nell'acquisto di servizi applicativi (45%), i servizi infrastrutturali (44%) e i servizi PaaS (Platform as a Service, 11%). Analizzando più nel dettaglio la spesa in servizi applicativi emerge come poco meno della metà, il 46%, è attribuibile a servizi di Office Automation, Posta Elettronica, Enterprise Social Collaboration & Intranet, il 21% a CRM, SCM ed ERP, il 20% ad amministrazione, finanza e controllo, risorse umane ed e-learning, il 13% a portali Web B2C ed eCommerce, Business Intelligence e Web Analytics.

Analizzando lo sviluppo futuro del mercato del Public Cloud nei prossimi tre anni, i CIO intervistati segnalano che avranno un impatto significativo l’Hybrid IT (42%), il Cloud Management Platform (24%) in grado di gestire ambienti cloud eterogenei, la progressiva diffusione del Platform as a Service (39%) e dei servizi di integrazione infrastrutturale (22%). Rilevanti anche i temi legati all’Application Development & Lifecycle Management (22%), all’evoluzione degli standard di sicurezza (18%) e all’emergere degli Enterprise Cloud Application Store (16%).

Il percorso verso il Cloud IbridoMentre nelle aziende italiane si stanno diffondendo le soluzioni di Public Cloud, aumenta nel contempo nelle direzioni ICT la consapevolezza e la maturità nell’affrontare questa tematica, comprendendone le reali ricadute sul Sistema Informativo aziendale. Questo è evidente anche considerando quanto le aziende continuino a investire al proprio interno per far evolvere e aggiornare il patrimonio infrastrutturale, per una cifra stimata in 1,05 Miliardi di €, più del doppio rispetto al Public Cloud.

L’investimento su questi fattori abilitanti, che definiamo Cloud Enabling Infrastructure, consente la creazione di un Sistema Informativo Ibrido, che unisce e fa lavorare insieme i sistemi interni con i servizi offerti dal Public Cloud, valorizzando caratteristiche e opportunità di entrambi i modelli. I maggiori benefici per il business, infatti, si ottengono quando si riescono a far dialogare applicativi e servizi fruiti dal Public Cloud con gli applicativi già presenti in azienda. Per ottenere, però, un Sistema Informativo solido e coerente è necessario approcciare in modo evoluto il tema dell’integrazione, in modo tale da permettere un’agile sostituzione dei suoi elementi costitutivi.

“Nonostante l’approccio al Cloud, la Cloud Journey, sia diverso azienda per azienda", afferma Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio Cloud & ICT as a Service, "CIO e player di settore concordano sul fatto che il punto di arrivo sia quello del Cloud Ibrido, paradigma che permette di beneficiare delle caratteristiche peculiari sia del Cloud Pubblico sia del patrimonio informatico aziendale più tradizionale. Questo emerge dall’analisi delle Grandi Imprese coinvolte nella ricerca, nelle quali iniziative pilota stanno lasciando spazio a progettualità più mature caratterizzate da un approccio sistemico. Solo le aziende capaci di integrare i sistemi in modo evoluto, infatti, hanno potuto godere dei benefici di innovazione e flessibilità dei servizi Cloud, innestandoli in modo coerente sul proprio Sistema Informativo tradizionale. Ad oggi solo l’8% delle aziende ha raggiunto questa configurazione, anche grazie alla lungimiranza ed agli investimenti operati negli anni, ma con l’aumento consapevolezza dei CIO e la spinta dell’offerta è ragionevole prevedere un’accelerazione nell’adozione di modelli di Cloud Ibrido.”

La gestione dei progetti Cloud“Il Cloud è un trend ormai inarrestabile trainato da benefici sempre più evidenti, occorre però attenzione a non banalizzare il fenomeno: introdurre il Public Cloud non significa semplicemente acquistare e 'accendere' una soluzione” afferma Mariano Corso, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service del Politecnico di Milano. “Le iniziative di introduzione del Cloud sono veri e propri progetti che richiedono di prendere in considerazione variabili di natura economica, tecnologica, organizzativa e legale. Rispetto ai progetti tradizionali la “complessità” non si annulla affatto, ma semmai si trasforma, spostandosi su fattori diversi.  Questa trasformazione è destinata a spiazzare le competenze delle direzioni ICT che non sapranno rimettersi in gioco per acquisire nuove conoscenze e professionalità e ripensare il proprio ruolo a supporto del business.”

L’analisi delle esperienze censite dall’Osservatorio ha permesso di sviluppare il Cloud Project Framewok, un modello che, a partire dall’identificazione delle fasi che caratterizzano un progetto IT, identifica le variabili che occorre considerare nella gestione di un progetto Cloud e consente così di identificare le nuove competenze e professionalità da sviluppare per passare efficacemente da un modello informativo tradizionale a uno as a Service.

Mentre in un progetto tradizionale le macro fasi sono relativamente definite e classificabili secondo lo stadio di maturità del progetto stesso (progettazione e implementazione) e le competenze/risorse da mettere in gioco (organizzazione e tecnologia), in un progetto Cloud i confini risultano sfumati e le fasi in parte si parallelizzano e prevedono continui cicli di feedback.

Per quanto riguarda le singole attività previste all’interno delle fasi, i risultati della survey indicano che, su un campione di 51 grandi imprese, rispetto a un progetto IT tradizionale, ve ne sono alcune più semplici e altre più complesse che richiedono nuove competenze. Proprio perché demandate al provider, le attività della fase di Run risultano notevolmente semplificate, permettendo il raggiungimento di benefici in termini di agilità, flessibilità e riduzione del time to market: gestione operativa, manutenzione e help desk sono ritenute più semplici, rispettivamente, nell’89%, 81% e 64% del campione. 

Al contrario, le attività che sono reputate più complesse rientrano nella fase di Analyse&Plan, in particolar modo la definizione delle SLA del contratto è critica per il 64% del campione e la valutazione di rischi, tempi e costi risulta più complessa nel 61% dei casi. Inoltre, il 53% delle aziende ritiene maggiormente complessi la misurazione e il monitoraggio delle performance.

Il principale elemento che rende maggiormente articolatele varie fasi, in modo trasversale, risulta essere la mancanza di risorse e competenze necessarie per svolgere l’attività (53%). Il successo o meno del processo di adozione del Cloud dipende quindi fortemente dall’acquisizione di nuove competenze prima non possedute dall’azienda o solo in parte sfruttate: particolarmente rilevanti sono quelle di Supply Management, Contract Management, Enterprise Architecture, Change Management e Performance Management.

La diffusione del Cloud nelle PMINell’ultimo anno, la spesa in public cloud delle PMI è cresciuta ad un ritmo superiore rispetto al mercato nel suo complesso, pari a un incremento del 70%, aumentandone l’incidenza relativa che oggi è pari al 10%. Il mercato, tuttavia, è ancora limitato e vale circa 46 milioni di €. Tra i servizi maggiormente adottati vi sono le soluzioni di Office Automation e Posta Elettronica (13%), i sistemi ERP e CRM (11%), le soluzioni di amministrazione finanza e controllo o per la gestione HR (8%), Enterprise Social Collaboration & Intranet (7%) e Business Intelligence (5%). tra gli ambiti infrastrutturali, l’8% utilizza macchine virtuali e storage e il 5% servizi di Business Continuity e Disaster Recovery.

Il ruolo delle startupSono ben 677 le startup che che offrono servizi Cloud finanziate da investitori istituzionali a partire dall’inizio del 2012 per un totale di circa 15 miliardi di dollari. Il 10% sviluppa soluzioni orientate alle Cloud Enabling Technology, mentre il 90% offre servizi di Public Cloud, con prevalenza di soluzioni SaaS (71%), sopratutto nel settori del Customer Lifecycle (37%), Business Intelligence & Analytics (22%) e Unified Communication & Collaboration (14%).
 
In Italia sono 27 le startup operanti in ambito Cloud & ICT as a Service che hanno ottenuto finanziamenti da parte di Business Angel, Venture Capitalist e società di investimento negli ultimi 3 anni. La maggior parte delle imprese ha sede nel Nord Italia (41%) seguono il Sud e le Isole (32%) e il Centro (27%).

* L'edizione 2015 dell'Osservatorio Cloud & ICT as a Service è realizzata con il supporto di Alcatel-Lucent Enterprise, AlmavivA, Aruba Cloud, Cisco, CloudItalia, Dimension Data, HP, IBM, NetApp, Openwork, Passepartout, Retelit, Telecom Italia, VMware, Vodafone Italia; Fastweb, Netalia; Telecom Italia Digital Solutions.

venerdì 26 giugno 2015

Arriva Vodafone Romania, l’offerta dedicata alla comunità rumena in Italia

Oltre 1 milione di cittadini rumeni nel nostro Paese avranno a disposizione chiamate illimitate verso tutti i numeri mobili Vodafone in Italia e Romania

Milano, 26 giugno 2015 – Vodafone presenta Vodafone Romania, la nuova offerta dedicata ad oltre 1 milione di cittadini rumeni in tutta Italia.

Grazie alla propria vocazione internazionale e la sinergia tra le sedi operative di Italia e Romania, Vodafone ha sviluppato lofferta specificamente pensata per rispondere alle esigenze di comunicazione di una delle comunità straniere più numerose e integrate del Paese.

I Clienti rumeni potranno rimanere sempre in contatto con i loro amici e parenti, grazie a chiamate illimitate verso i numeri Vodafone in Italia e in Romania, 100 minuti verso gli altri operatori in Italia e 100 Mb di navigazione in 4G, al costo di 12 euro ogni 4 settimane.

L’offerta Vodafone Romania è inoltre compatibile con tutte le opzioni ricaricabili Vodafone, che consentono di aggiungere traffico dati, sms o minuti nazionali, e con le nuove Summer Card e Summer Card XL, che offrono rispettivamente 6 e 15 GB di navigazione da utilizzare per tutta l’estate.

Contemporaneamente al lancio dell’offerta italiana, la sede di Vodafone in Romania propone un’offerta che permette di effettuare chiamate illimitate verso Vodafone Italia. Per tutti i clienti rumeni Vodafone in Italia e in Romania non ci saranno più barriere: potranno comunicare tra loro senza limiti e senza pensieri.

giovedì 25 giugno 2015

Vodafone presenta e.box: la nuova offerta dedicata a chi ha una Partita IVA

Connettività mobile e fissa, personalizzabile, per lavorare in modo più semplice e produttivo

 

Milano, 25 giugno 2015 - Vodafone presenta e.box e punta su 3 pacchetti integrati e convergenti, costruiti sulla base dei bisogni dei Clienti Partita IVA, siano essi professionisti, artigiani, negozianti o piccole aziende.

 

·         e.box Free: dedicato a chi svolge il proprio lavoro prevalentemente in mobilità - artigiani, idraulici, elettricisti o rappresentanti . Il pacchetto prevede una SIM per lo smartphone e una SIM per il tablet, per lavorare ovunque e sempre connesso.

 

·         e.box Office: è la soluzione pensata per chi lavora prevalentemente in ufficio, in negozio oppure in un bar o ristorante. Include una SIM per lo smartphone e una linea telefonica fissa con connettività ADSL o Fibra, per restare sempre in contatto con i propri Clienti o fornitori.

 

·         e.box Pro: dedicato a coloro che svolgono le proprie attività lavorative sia in mobilità sia in ufficio, come architetti, notai e commercialisti. Include una SIM per lo smartphone, una SIM per il tablet e una linea telefonica fissa con connettività ADSL o Fibra.

 

È inoltre possibile scegliere di personalizzare il proprio e.box con le opzioni:

·         +Ultrabroadband: per navigare alla massima velocità del 4G e della Fibra;

·         +Relax: per chiamate e SMS illimitati;

·         +International: per telefonare e navigare anche all'estero.

Tutti gli e.box  includono inoltre strumenti innovativi per gestire e far crescere il proprio business:

 

·         Mobile POS, per accettare pagamenti ovunque con smartphone o tablet grazie al Pos sicuro di Setefi. 

·         OneDrive for Business, la soluzione Cloud di Microsoft per archiviare e condividere file e documenti di lavoro e averli sempre a disposizione;

·         Vodafone Smart Sales, per comunicare in modo efficace i propri prodotti creando il proprio catalogo digitale

·         Vodafone Smart Mobility, per gestire le attività dei propri collaboratori e raccogliere informazioni in tempo reale.

Per i primi 3 mesi e.box include l'accesso a Sky Online con tutte le Serie TV del momento, gli Show più amati e i programmi dedicati ai più piccoli fruibili su PC, Tablet, Smart TV, Game Console e Sky Online TV Box.

 

Il costo di eBox parte da 29,90 Euro per la versione Free, 44,90 per la versione Office e 54,90 per la versione Pro.

 

 

Axiante introduce le soluzioni mobile dedicate al mondo retail, farmacia & consumer goods

Axiante, system integrator dalla consolidata expertise su servizi e soluzioni CRM, Category e Trade Management, arricchisce la propria offerta tecnologica con l’introduzione di applicazioni mobile progettate per supportare le strategie di merchandising e category management di produttori e retailer nei segmenti mass market e farmacie.

Le soluzioni mobile di Axiante rispondono alle crescenti esigenze della forza vendita, che necessita di prendere decisioni sempre più rapidamente, garantendo contemporaneamente flessibilità e controllo sui costi. In un contesto caratterizzato dal continuo incremento della competitività e dall’evoluzione delle esigenze dei consumatori, è necessario dotarsi di strumenti innovativi ed agili, in grado di ricevere e fornire informazioni in tempo reale, monitorare costantemente ogni attività e consentire l’intervento immediato, per creare nuove opportunità e favorire l’incremento delle performance.

Le applicazioni mobile facilitano la condivisione dei dati tra sede centrale e forza vendita, la verifica e la corretta esecuzione delle strategie in ambito category management, pricing, space allocation, promozionale e marketing; offrono inoltre la possibilità di monitorare e gestire gli ordini e la disponibilità dei prodotti a scaffale, nonché di effettuare la rilevazione dei dati di merchandising. Il merchandiser, per esempio, può utilizzare l’app per accedere alle informazioni, disponibili su cloud, relative alle promozioni e ai prezzi dei prodotti, al loro posizionamento e quota spazio o alla disposizione del materiale POP e identificare in poco tempo eventuali anomalie e discrepanze rispetto a quanto pianificato, richiedendo, se necessario, un’azione correttiva.

Le soluzioni mobile generano report personalizzati per monitorare costantemente tutte le fasi dei processi di merchandising e category management, favorendo il miglioramento delle performance in termini di margini, vendite e stoccaggio, e la riduzione di rotture ed eccessi di stock. Nel dettaglio, i report si interfacciano con il sistema gestionale e forniscono analisi accurate sull’esecuzione dei planogrammi, sulla distribuzione dei prodotti a scaffale, sull’assortimento delle referenze e sulla presenza di materiali promozionali, consentendo all’operatore di ottimizzare i tempi e focalizzarsi su altre attività utili a migliorare le vendite, l’esperienza d’acquisto e la fidelizzazione del cliente.

Tra le app proposte da Axiante, si distingue quella di rilevazione tramite fotografia, che si integra con le altre ed è in grado di riconoscere ogni prodotto presente a scaffale, verificando la conformità con le strategie previste dall’azienda produttrice e dalla rete vendita. La foto dello scaffale viene immediatamente confrontata con il planogramma disponibile in cloud e, nel giro di pochi minuti, il sistema restituisce una risposta, evidenziando le differenze rispetto al posizionamento pianificato. Il responsabile del negozio, da una parte, può identificare in tempo reale eventuali incoerenze con il planogramma e prendere provvedimenti in maniera tempestiva. Il merchandiser, dall’altra parte, ha a disposizione uno strumento semplice, rapido ed efficace per semplificare le attività di presidio sul punto vendita.

“Le applicazioni mobile completano la gamma di soluzioni e servizi a supporto della pianificazione strategica e del miglioramento dei processi, per muovere in modo efficiente i prodotti lungo tutta la supply chain – dichiara Romeo Scaccabarozzi, President di Axiante -. Le nostre soluzioni consentono lo scambio di informazioni e la collaborazione tra distribuzione e industria, agevolando flessibilità, dinamismo e reazione repentina al cambiamento, generando di conseguenza un reale vantaggio competitivo. Questi elementi consentono di migliorare i margini e creare nuove opportunità, andando incontro alle tendenze e caratteristiche dei consumatori. Siamo convinti che l’innovazione sia la leva strategica per far crescere il mercato e a questo scopo, continueremo ad investire per garantire ai clienti dei settori retail, consumer goods e pharma soluzioni sempre all’avanguardia, in grado di rispondere alle loro esigenze, sostenere la loro evoluzione ed affiancarli costantemente nel loro percorso di espansione del business.”

mercoledì 24 giugno 2015

“IoTea”: parlare alle imprese di IoT nel tempo di un tè


Internet of Things è un argomento sin troppo di moda nei dibattiti sui nuovi modelli industriali, ma è anche un fenomeno in reale crescita, seppur dai contorni decisamente sfumati. Non esistono standard consolidati, ma sul mercato si stanno affacciando numerose offerte. Non è chiaro alle imprese quali siano le reali opportunità per il miglioramento dei processi produttivi, ma sono ormai numerose le esperienze sul campo.

IoTea è un evento che si propone di condividere, intorno a un tè, l’esperienza di chi ha già esplorato questo fenomeno con chi lo sta approcciando per la prima volta. Solair e Bonfiglioli Consulting, società di consulenza aziendale che aiuta le imprese a emergere sul mercato, sono gli ideatori di questo appuntamento gratuito che si terrà il 25 giugno dalle 16.30 alle 18.30 presso la Lean Factory School® di Crespellano-Bologna.

Si parlerà di scenari e tendenze, dell’ecosistema che ruota intorno all’Internet of Things, delle barriere ma soprattutto delle opportunità concrete. Saranno presentate storie di successo di aziende italiane o con attività radicate in Italia che hanno migliorato il proprio business con Internet delle Cose (Minerva, AEG, Bosch).

IoTea è rivolto alle aziende che vogliono entrare in contatto con chi ha affrontato in modo concreto problemi reali legati al mondo dell’IoT applicato all’industria, ma anche ai makers, agli appassionati di tecnologia e a chi ormai non può più resistere senza collegare un sensore a qualcosa.

Durante l’evento, sarà disponibile “Meet the IoT Doctor”, una postazione in cui sarà possibile chiedere agli ingegneri di Solair tutte le possibili curiosità sull’Internet delle Cose.


#IoTea si terrà:

Presso: Lean Factory Schoodi Crespellano-Bologna, Via della Solidarietà, 1

Quando: Giovedì 25 giugno, ore 16.00-18.30

Per consultare l’agenda e registrarsi gratuitamente: www.iotea.it

Cremona scommette sull'economia digitale: al via i lavori del POLO TECNOLOGICO



     
   


CREMONA SCOMMETTE SULL'ECONOMIA DIGITALE
AL VIA I LAVORI DEL POLO TECNOLOGICO

Ospiterà le principali aziende dell'ICT di Cremona aderenti al consorzio CRIT (Cremona IT) oltre ad uno spazio di coworking di circa 1000 mq per start up e imprese del settore. Nel Polo Tecnologico opereranno circa 400 lavoratori del mondo internet. L'obiettivo è quello di porre le basi per la nascita a Cremona di un distretto dell'Information and Communication Technology. La soddisfazione delle principali aziende fondatrici del Consorzio Cremona IT: Microdata, Linea Com e MailUp.

Cremona, 24 giugno 2015 - Cremona per il suo futuro scommette sull'economia digitale. Insieme alle vocazioni più storiche come l'agrindustria e la liuteria, la Città del Torrazzo ha deciso di puntare anche sull'economia basata su Internet. Lo ha fatto negli ultimi quindici anni cablando in fibra ottica l'intera città ed ora rilancia realizzando un Polo Tecnologico dell'ICT (Information and Communication Technology). Un'area di circa 12 mila metri quadrati che ospiterà le principali aziende del settore, aderenti al consorzio CRIT (Cremona IT), oltre ad uno spazio di coworking di circa 1000 mq dove si potranno insediare start up e imprese dell'ICT.
Nel Polo Tecnologico, progettato per essere un edificio a basso consumo energetico e rispettoso dell'ambiente, opereranno da subito circa 400 lavoratori del mondo internet ma l'obiettivo è di arrivare presto a circa 600. Il progetto è stato cofinanziato dalla Regione Lombardia nell'ambito del Bando Aster con un contributo di un milione di euro. In prima fila il Comune di Cremona, il Consorzio CRIT, il Politecnico di Milano sede di Cremona, l'Azienda Energetica Municipale e le aziende del settore ICT Microdata, MailUp e Linea Com.
"Oggi è una giornata di grande gioia ed entusiasmo per tutta la città". Con queste parole il sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti ha commentato la firma della convenzione di cofinanziamento per il Polo delle Tecnologie. "Parliamo di un Polo che è volano per spazi di co-working, start up, insediamenti possibili. Parliamo anche di una rivalorizzazione di un comparto importante per la città. Voglio ringraziare la Regione, l'amministrazione precedente perché le cose belle vanno in continuità tra amministrazioni di colori diversi, i privati per l'intelligenza, la competenza, la passione e la lungimiranza, la capacità di investimento messi in campo durante tutto il percorso, il Politecnico, AEM nelle figure dell'attuale e del precedente Presidente, LGH, progettisti e la ditta attuatrice".
Il cantiere del Polo Tecnologico, che prevede un investimento di circa 12 milioni di euro, partirà a metà luglio, mentre i lavori si concluderanno dopo circa 13 mesi.
"Dalla fine del 2011 – ha ricordato la presidente del Consorzio CRIT Carolina Cortellini Lupi e contitolare di Microdata – abbiamo lavorato, insieme al Comune e alla Regione, per realizzare un Polo Tecnologico dell'ICT. Un progetto che consideriamo un punto di partenza e non di arrivo di una strategia che intende fare di Cremona una realtà capace di trasformare l'economia digitale in opportunità di crescita sociale e di sviluppo per l'intera comunità".
"Cremona - ha ricordato il direttore di Linea Com Gerardo Paloschi - è una città nella quale in questi anni si è saputo sviluppare un positivo ecosistema in grado di favorire lo sviluppo dell'economia digitale. Quattro i pilastri di questa strategia: la città cablata in fibra ottica, molte aziende che operano nell'ICT, la presenza di poli universitari d'eccellenza e una pubblica amministrazione che ha deciso di operare per fare di Cremona una Smart City. Il Polo Tecnologico rappresenta ora il punto di svolta nella costruzione di un vero e proprio distretto digitale cremonese."
"Il Polo Tecnologico - ha concluso Matteo Monfredini presidente di MailUp - ospiterà, ampliandone le dimensioni e le competenze, Cobox cioè lo spazio di coworking aperto lo scorso anno a Cremona dal Consorzio Crit e che mette a disposizione servizi e oltre 50 postazioni per start up o iniziative imprenditoriali nel settore dell'ICT".
Qui un video su come si presenterà il Polo Tecnologico a conclusione dei lavori
https://www.youtube.com/watch?v=0wofAoo_SVQ&feature=youtu.be

Commvault leader nel Magic Quadrant Gartner Enterprise Backu

Per il quinto anno consecutivo, Gartner inserisce Commvault nel quadrante "leader" del Magic Quadrant del software e delle appliance di Enterprise Backup

La valutazione si basa sulla completezza di visione e l'abilità di esecuzione. Dimostrata capacità dell'azienda di guidare un mercato in rapido cambiamento

 

Milano, 24 giugno 2015 — Commvault (NASDAQ: CVLT), leader nella protezione dei dati e nella gestione delle informazioni, annuncia di essere stata posizionata da Gartner, Inc. nel quadrante dei Leader del Magic Quadrant per le soluzioni software ed appliance di Enterprise Backup recentemente pubblicato.

 

Quest'ultimo Magic Quadrant copre l'evoluzione del backup, includendo "nuovi prodotti, soluzioni e tecniche per la protezione, il backup e il recupero di server fisici e virtuali, file, applicazioni, immagini di sistema e dispositivi desktop e laptop.


Questi prodotti di backup hanno funzionalità quali il tradizionale backup su nastro, backup su dispositivi random access (dischi, memorie flash, etc.) o su emulatori dei sistemi tradizionali (ad esempio le Virtual Tape Library – VTL), la data reduction (compressione, deduplica, single instancing, etc.), snapshot, replica eterogenea e continuous data protection (CDP)".


martedì 23 giugno 2015

GRUPPO BPER migliora l'accesso ai documenti aziendali grazie alla collaborazione tra Expert System e CASTGroup

 Semantic Alfresco: integrazione della tecnologia semantica di Expert System in Alfresco per gestire più efficacemente le informazioni strategiche del Gruppo BPER

 
  Modena, 23 giugno 2015 – Expert System, leader in tecnologia semantica per la gestione delle informazioni e dei big data, quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana, e e CASTGroup, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi integrati per l'informatizzazione aziendale, annunciano oggi di aver avviato una collaborazione per rendere più efficace l'utilizzo della conoscenza strategica del Gruppo BPER attraverso la piattaforma Alfresco, software open source per la gestione dei contenuti aziendali.

L’integrazione della tecnologia Cogito di Expert System in Alfresco consente di recuperare più facilmente i contenuti aziendali, grazie a criteri di affinamento ricerca molto specifici, derivanti da classificazioni personalizzate e dall'estrazione degli elementi rilevanti di ciascun documento.

In particolare, all’interno della soluzione Alfresco adottata dal Gruppo BPER, CASTGroup ha implementato l’intelligenza semantica di Cogito per rendere più efficiente, rapido e preciso l’accesso ai documenti. Per indicizzare i documenti, Cogito per prima cosa analizza e interpreta il corretto significato di tutti i contenuti, determinando in automatico categorie ed entità, identificando frasi principali e correlazioni, arricchendo ed espandendo le opzioni di ricerca per consentire agli utenti di trovare immediatamente tutte le informazioni rilevanti (ma solo quelle). Grazie alla comprensione del significato delle parole in base al contesto, è possibile capire ad esempio che nelle frasi seguenti la parola “conto” assume significati diversi:
“Sto scrivendo questa lettera per conto di…”
“prelevare dal conto 1234…”
“conto giovane per studenti…”

Marcello Pellacani, ‎VP Strategic Partnerships di Expert System, ha così commentato: “La collaborazione avviata con CASTGroup per l’integrazione di Cogito nella piattaforma Alfresco ha raggiunto risultati interessanti e si configura come il giusto presupposto per evoluzioni future, volte ad assicurare la presenza della tecnologia semantica Expert System in soluzioni aziendali innovative”.

Carlo Baraldi, Direzione CASTGroup ha dichiarato: “CASTGroup dopo aver consolidato una posizione di assoluta leadership territoriale nello sviluppo di progetti informatici, lancia una nuova sfida attraverso la collaborazione con Expert System per la conquista di nuovi mercati e la ricerca di avanzate soluzioni”.

  Expert System, quotata sul mercato AIM Italia di Borsa Italiana, è leader nello sviluppo di software semantici utilizzati dalle aziende per gestire in modo più efficace le informazioni e ricavarne conoscenza strategica. Tutti i prodotti di Expert System sono basati sulla tecnologia proprietaria Cogito® e offrono avanzate soluzioni per cercare, ordinare, correlare e analizzare grandi quantità di documenti. Grazie alla comprensione automatica di qualsiasi tipo di testo, Cogito consente di creare valore da tutti i dati e le informazioni a disposizione, aumentando il vantaggio competitivo e supportando al meglio i processi decisionali. Fra i principali clienti: Shell, Chevron, Gruppo Eni, Telecom Italia, Intesa Sanpaolo, Il Sole 24 ORE, Ely Lilly, Wolters Kluwer, Networked Insights, Dipartimento di Giustizia e Dipartimento degli Stati Uniti (DTRA).
www.expertsystem.com

CASTGroup,attiva dal 1988, nasce per ingegnerizzare e realizzare sistemi integrati per l'informatizzazione aziendale. Oggi conta 75 addetti si colloca tra le principali realtà regionali del proprio settore. L'impegno profuso e i risultati ottenuti sono testimoniati dalla fiducia che importanti gruppi industriali hanno riposto nell'azienda. CASTGroup fornisce al Cliente un supporto competente per lo sviluppo di piani di evoluzione del sistema informativo aziendale, per l'introduzione ed utilizzo delle nuove tecnologie Internet, Intranet, ed Extranet, per la migrazione a nuove architetture di rete locale e geografica.

Dell offre alle aziende High-Performance Computing con la nuova piattaforma PowerEdge C-Series

·         Il nuovo server PowerEdge C-Series ottimizza le più recenti tecnologie di memoria e calcolo per ambienti Cloud e Web-Tech che richiedono High-Performance Computing (HPC)

·         Il mix tra calcolo e storage combinato con la gestione automatizzata rende il PowerEdge C6320 l'ideale per appliance e soluzioni iper-convergenti

·         PowerEdge C6320 fornisce fino al doppio delle prestazioni rispetto alla generazione precedente nei test comparativi di HPC ed è in grado di raggiungere 999 Gigaflop in un unico server


Milano, 23 giugno 2015 – Dell continua a spingersi oltre i limiti dell'High-Performance Computing (HPC) e dei big data presentando PowerEdge C6320, l'ultimo nato nella tredicesima generazione della gamma di server Dell PowerEdge. PowerEdge C6320 offre fino al doppio delle prestazioni nei test comparativi di HPC(1), e assicura il giusto mix di storage e calcolo a costi competitivi in uno chassis 2U compatto per soluzioni e appliance HPC (High-Performance Computing) iper-convergenti, consentendo ai clienti di sostenere elevati carichi di lavoro.

La tendenza che vede l'allineamento di HPC e big data si è affermata con decisione nel corso degli ultimi anni. Poiché analisi e big data continuano a essere una priorità di aziende di ogni dimensione e settore, le divisioni IT tradizionali stanno prendendo in considerazione le soluzioni HPC per contribuire a fornire informazioni rapide e affidabili ai manager, consentendo loro di prendere decisioni più ponderate. Ultimo nato tra le soluzioni HPC future-ready di Dell, il PowerEdge C6320 contribuisce a supportare le scoperte presenti e future dei principali centri di ricerca e aziende di tutto il mondo.

Inoltre, poiché i sistemi iper-convergenti quali le soluzioni studiate da Dell per VMware EVO:RAIL e le appliance convergenti per il Web Dell serie XC costituiscono ora la parte a crescita più rapida del mercato globale dell'infrastruttura convergente, il PowerEdge C6320 con il suo software di gestione integrato rappresenta una piattaforma ideale per queste appliance. IDC prevede che la vendita di sistemi iper-convergenti quest'anno sia destinata a crescere del 116,2% rispetto al 2014 per un valore di 806,8 milioni di dollari. Ci si attende inoltre che il mercato cresca con un CAGR (compound annual growth rate) del 59,7 percento nel periodo 2014 - 2019, quando genererà vendite per oltre 3,9 miliardi di dollari (2).

"Le aziende continuano a essere sommerse dalle informazioni e c'è una correlazione crescente tra analisi dei dati e HPC", dichiara Ashley Gorakhpurwalla, Vice President e General Manager Dell Server Solutions. "Dal supporto alle rivoluzionarie scoperte effettuate dai principali centri di ricerca del mondo al contributo nell'accelerare lo sviluppo di servizi e prodotti per le maggiori aziende IT, PowerEdge C6320 è l'esempio più recente dell'impegno di Dell nel supportare le imprese a garantire al proprio business un successo futuro, consentendo loro di sfruttare le informazioni per assicurarsi vantaggi sulla concorrenza".

Dell PowerEdge C6320, creato per l'High-Performance Computing
Il PowerEdge C6320 è progettato per offrire quattro nodi server indipendenti in uno chassis 2U. Rispetto alla generazione precedente, fornisce fino al doppio delle prestazioni con riferimento alla specifica LinPack(1), un miglioramento fino al 45% nel test comparativo SPECint_rate(3) e fino al 28% di efficienza energetica in più nel test comparativo Spec_Power(4). Questo consente ai clienti di ottimizzare prestazioni e produttività delle applicazioni diminuendo i consumi e risparmiando lo spazio del data center tradizionale.  

Il PowerEdge C6320 dispone di processori di ultima generazione Intel Xeon E5-2600 v3 e fornisce fino a 18 core per socket (144 core per chassis 2U), fino a 512GB di memoria DDR4 e fino a 72TB di storage locale flessibile, inoltre è ora disponibile con iDRAC8 con Lifecycle Controller integrato. Sfruttando l'iDRAC8, i clienti possono automatizzare numerose task di gestione quotidiana e ridurre le tempistiche e gli step necessari per implementazione, monitoraggio e aggiornamento dei propri server per tutta la durata del loro ciclo di vita.

Per i workload HPC e big data più intensivi, i clienti possono associare al PowerEdge C6320 il PowerEdge C4130 ottimizzato per l'accelerazione. Poiché sempre più aziende si affidano alle GPU per l'accelerazione dei workload, il PowerEdge C4130 è un server rack GPU flessibile e denso creato per velocizzare i workload più impegnativi, che offre fino al 33 percento in più di densità GPU/acceleratore rispetto alla concorrenza(5) e il 400 percento in più di GPU/acceleratori per processore per rack U rispetto a qualsiasi sistema HP comparabile(6). Il PowerEdge C4130 può anche raggiungere fino a 7,2 Teraflop in un unico server 1U e un rapporto prestazioni/watt pari a 4,17 Gigaflop per watt(7).

Dell PowerEdge C6320 per l'iper-convergenza
Dell offre soluzioni iper-convergenti con software e hardware pre-configurati adatte a specifiche soluzioni per la software-defined era. Progettato come piattaforma modulare scalabile, il PowerEdge C6320 è l'hardware ideale per queste soluzioni che includono le soluzioni studiate da Dell per VMware EVO:RAIL e le appliance convergenti Web-scale Dell serie XC. Il PowerEdge C6320 offre il giusto mix di prestazioni tra processori, nodi di calcolo e opzioni di storage locale con tool di gestione dei server 'agent-free', consentendo ai clienti di implementare, manutenere e gestire rapidamente le proprie soluzioni.

"Sempre più professionisti dell'IT scelgono le soluzioni iper-convergenti di Dell per semplificare e facilitare le funzionalità IT e ottenere nel contempo risultati di business più rapidi", dichiara Jim Ganthier, Vice President e General Manager Dell Engineered Solutions and Cloud. "Dato che il portfolio Engineered Solutions di Dell continua a evolvere, il PowerEdge C6320 svolgerà un ruolo fondamentale grazie al suo eccezionale mix di funzionalità, capace di assicurare ai nostri clienti prestazioni di altissimo livello e di garantire costi contenuti ed efficienza oggi e in futuro".

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(1)    Sulla base del test di benchmark LinPack, il Dell PowerEdge C6320 ha raggiunto 999 Gflop utilizando due processori using two Intel Xeon E5-2699.  Dell PowerEdge C6220 ha raggiunto 498 GFlop usando due processori Intel Xeon E5-2697.  Sulla base di test interni Dell - giugno 2015.
(2)    IDC Worldwide Hyperconverged Systems 2015–2019 Forecast, aprile 2015.
(3)    SPEC® e SPECint® sono marchi registrati della Standard Performance Evaluation Corporation. Sulla base di test interni Dell – giugno 2015. Dell PowerEdge C6320 ha ottenuto uno SPECint_rate di 1,3320 utilizzando due processori Xeon E5-2699. Dell PowerEdge C6220 ha ottenuto uno SPECint_rate di 919 usando due processori Xeon E5-2697.
(4)    SPEC® e SPECpower_ssj sono marchi registrati della Standard Performance Evaluation Corporation. Sulla base di test interni Dell – giugno 2015. Il cluster Dell PowerEdge C6320 a 4 nodi ha ottenuto un risultato SPECpower_ssj2008 di 3,235,764 overall ssj_ops/Node, rispetto al cluster Dell PowerEdge C6220 a 4 nodi con un SPECpower_ssj2008 di 1,678,974 overall ssj_ops/Node score. Per i più recenti risultati di benchmark SPECpower_ssj2008, visitare www.spec.org.
(5)    Sulla base di analisi interna Dell su una serie di GPU per 1U di spazi rack in confronto a SuperMicro SYS 1028GR-TR e HP SL250s Gen8 (SL6500) - novembre 2014.
(6)    Sulla base di analisi interna Dell, novembre 2014.
(7)    Sulla base di test interni Dell, novembre 2014.


Dell
Dell ascolta clienti e partner, offrendo loro tecnologie e servizi innovativi, affidabili e di valore. Con i suoi differenti approcci al mercato, Dell è fornitore di riferimento per sistemi e servizi.

giovedì 18 giugno 2015

Avnet TechCare, il nuovo servizio di supporto in collaborazione con Cisco

Cinisello Balsamo, 18 giugno 2015 - Avnet lancia TechCare, il nuovo servizio di supporto collaborativo in partnership con Cisco che ha l'obiettivo di aiutare i partner e i loro clienti finali a ottimizzare l'efficacia operativa, in particolare attraverso la risoluzione degli incidenti.

Avnet TechCare, grazie all'installazione di un unico software che fa da collettore in un ambiente sicuro offre ai propri partner una migliore visibilità delle risorse IT installate dei clienti, e un'escalation degli alert in caso di incidente nonché un monitoraggio ottimizzato delle loro infrastrutture mediante la creazione di report periodici e l'esecuzione di audit da parte del team Avnet.

In questo modo i clienti possono ottimizzare il tempo da dedicare alle attività operative, risultando maggiormente proattivi nell'approccio alle vendite.

La gestione del supporto è affidata al team TechCare di Avnet, dedicato e certificato da Cisco, che funge da unico punto di contatto per il supporto degli asset Cisco.

TechCare rientra nell'ambito degli Avnet Services, un'offerta di servizi dedicati ai clienti che ha lo scopo di assisterli in modo multifunzionale e proattivo, nello sviluppo delle loro proposte di servizi ad alto valore aggiunto.


Avnet Technology Solutions
In qualità di distributore globale di soluzioni IT, Avnet Technology Solutions trasforma la tecnologia in soluzioni strategiche per i clienti in tutto il mondo. Avnet collabora con i partner per creare e fornire servizi e soluzioni hardware e software che rispondono alle esigenze in continua evoluzione degli utenti finali. Il gruppo è presente in Nord America, America Latina e Caraibi, Asia-Pacifico, in Europa, Medio Oriente e Africa. Nell'esercizio fiscale 2014 ha generato un fatturato di 11,0 miliardi di dollari. Avnet Technology Solutions è un gruppo operativo di Avnet, Inc.

martedì 16 giugno 2015

Fatturazione alla PA con sempliceSQUARE, il portale per PMI e Professionisti

Per il mondo delle PMI e dei professionisti, TESISQUARE® ha predisposto sempliceSQUARE, portale di servizi professionali e integrati per la fatturazione elettronica alla Pubblica Amministrazione.
                                                       
Bra, Milano, Torino, Padova, Roma, Parigi, Amsterdam, 16.06.2015. E' on-line sempliceSQUARE, il portale di servizi lanciato da TESISQUARE® rivolto al mondo delle PMI e dei professionisti per adempiere agli obblighi normativi (Decreto Legge n. 66 del 24 Aprile 2104) e per innovare la propria attività attraverso l'introduzione di sistemi di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione, trasformando così un obbligo in opportunità. Dal 31 marzo 2015 è infatti obbligatorio per tutti i fornitori della PA (Comuni, ASL, Ospedali, Scuole, Tribunali, Provincie e Regioni, Comunità Montane, ecc) l'invio delle fatture in formato elettronico (denominato xml-pa) attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate.

"Siamo la prima azienda in Italia nel mondo dell'EDI (Electronic Data Interchange) e della fatturazione elettronica con milioni di fatture digitali gestite tra imprese e verso la PA" - dichiara Giuseppe Pacotto, Chairman & CEO di TESISQUARE®, azienda che ha realizzato il nuovo portale per rendere un processo come la fatturazione elettronica "smart", economico e alla portata di tutti gli operatori: artigiani, commercianti, professionisti, PMI, consulenti, commercialisti. "E i primi risultati ci stanno dando ragione - aggiunge Pacotto - visto che in pochi mesi sono già molte centinaia le PMI che hanno aderito al servizio".

sempliceSQUARE si configura come un vero e proprio portale di e-commerce dove i clienti possono acquistare i diversi servizi iniziando a familiarizzare con processi quali la dematerializzazione dei documenti, tipici delle realtà aziendali più grandi, recependone i vantaggi e la facilità di azione. 

I fornitori della PA inviano le proprie fatture sul portale sempliceSQUARE in maniera guidata; le fatture vengono poi convertite nel formato xml-pa previsto dalla Legge e firmate digitalmente. Passati i controlli formali di validità, vengono inviate in automatico alla PA destinataria tramite l'SDI (sistema di interscambio con la PA stessa) e da quest'ultimo si ricevono le notifiche di accettazione o meno delle fatture da parte delle varie PA. Il processo si completa poi con la conservazione digitale a norma di legge di tali fatture per 10 anni, senza ulteriori costi aggiuntivi.

"Abbiamo cercato di rendere tutto molto semplice, come dice il nome stesso del portale" - dichiara  Corrado Gerbaldo, Project Manager TESISQUARE®. Infatti per accedere ai servizi di sempliceSQUARE è sufficiente disporre di una semplice casella PEC, senza alcuna installazione di software dedicati o l'acquisto di licenze. Il servizio è disponibile inoltre anche per commercialisti e intermediari (software house o associazione di categoria) che lo possono utilizzare per i propri clienti attraverso un comodo pannello di controllo multi-utente".

Banda Larga, Recchi (Telecom Italia) a Radio 24: “Non stiamo litigando, anzi abbiamo un piano totalmente allineato con gli obiettivi del Governo”. “Bisogna capire dove prima serve la più alta velocità. Sia noi che il governo stiamo cercando di sviluppare

"Non stiamo litigando per niente. Noi abbiamo un piano totalmente allineato con gli obiettivi del Governo, l'obiettivo è portare la banda a velocità alta in tutte le case degli italiani". Così si è espresso Giuseppe Recchia, Presidente di Telecom Italia, sulla diversità di vedute sulla Banda Larga tra Governo e Telecom Italia a Focus Economia di Sebastiano Barisoni su Radio 24.

Il Presidente di Telecom Italia Giuseppe Recchi ha poi spiegato a Focus Economia su Radio 24 come raggiungeranno gli obiettivi: "Stiamo cercando di spiegare qual è il modo migliore, più efficiente sia dal punto di vista dei costi e dei tempi, per questo ci mettiamo l'impegno e i soldi. Abbiamo fatto un piano industriale presentato alla comunità finanziaria già in corso che prevede 10 miliardi di investimenti nei prossimi tre anni e 3.5 miliardi in quest'anno che credo sia il più grande piano di investimenti mai fatto da un privato sicuramente di questi tempi in Italia in qualunque settore".

Recchi ha continuato ai microfoni di Radio 24: "Si tratta di capire dove prima serve la più alta velocità, per spendere meno di quello che si spenderebbe andando a portare una velocità infinita in posti in cui in questo momento non è immediatamente necessario. Su questo sia noi che il governo stiamo cercando di sviluppare il piano industriale migliore, il famoso piano banda ultra larga".


Variazione regole domini somali

In vista alcuni importanti cambiamenti che riguardano i requisiti di registrazioni dei domini somali: i richiedenti un dominio .so devono soddisfare un requisito di nesso in buona fede con la Somalia.

Variazione regole domini somali
Il Registro somalo ha rilasciato delle nuove regole di registrazione per i domini .so.
I richiedenti un dominio somalo .so devono soddisfare un requisito di nesso, ovvero di connessione, in buona fede con la Somalia.
Tale requisito deve rimanere soddisfatto per tutta la durata della registrazione del dominio e il registro somalo potrà richiedere in qualsiasi momento, e a sua discrezione, una prova che questo nesso venga soddisfatto.
Soddisfano il requisito di nesso e quindi possono richiedere un dominio .so:
  • le istituzioni e le organizzazioni somale;
  • i residenti in Somalia;
  • altri soggetti che abbiano una connessione legittima, chiara e dimostrabile con la Somalia.
In questo ultimo caso, serve dimostrare di avere un vero e proprio rapporto di affari con la Somalia.
Prove quali fatture ed accordi oppure una lettera di un rappresentante locale sono tutti documenti che potranno aiutare il Registro a valutare la validità della connessione.
Per registrare un dominio .so, infine, ogni richiedente deve garantire di non:
  • utilizzare il dominio per scopi illeciti o offensivi, contrari all'ordine pubblico o al buon costume, e in violazione di qualsiasi legge;
  • richiedere nomi a dominio che abbiano a che fare con la pornografia e/o il gioco d'azzardo.
Per maggiori informazioni riguardo la registrazione dei domini somali, non esitare a contattare lo Staff di Dominiando!

sabato 13 giugno 2015

OTEGLOBE espande la sua dorsale internazionale con Infinera

Milano, 13 giugno 2015 - La rete di trasporto intelligente di Infinera consente a OTEGLOBE di espandere la propria dorsale internazionale con connessioni terrestri e sottomarine a 100 gigabit al secondo (Gb/s) tra la Grecia e l'Europa, attraverso l'Italia e i Balcani. La piattaforma utilizzata è Infinera DTN-X, per il trasporto ottico.


OTEGLOBE è uno tra i principali fornitori di telecomunicazioni nell'Europa del Sud Est, ed è membro del gruppo OTE. Recentemente, ha annunciato un nuovo sistema di cavi sottomarini - AAE-1 - che parte dall'isola di Creta, e ha l'obiettivo di trasformare la Grecia in uno dei principali gateway della rete Internet verso il Medio Oriente e l'Africa del Nord.

Per raggiungere questo obiettivo, OTEGLOBE ha ampliato la dorsale europea con la piattaforma Infinera DTN-X, per sviluppare un'offerta di servizi a livello internazionale sulle connessioni terrestri e sottomarine, e migliorare l'efficienza della rete in funzione della capacità

"Il nostro obiettivo è quello di diventare un hub alternativo nel Mediterraneo, per la crescita del traffico in transito tra l'Europa e l'Asia", afferma il CEO di OTEGLOBE. "Per rispondere all'aumento della domanda, abbiamo implementato la soluzione Infinera che ci permette di migliorare la scalabilità della dorsale con un'unica soluzione dal Mediterraneo al centro dell'Europa".

Grazie alla piattaforma Infinera DTN-X, OTEGLOBE eroga una capacità di trasmissione coerente di 100 Gb/s attraverso super channel a 500 Gb/s, con un potenziale di crescita che arriva fino ai super channel terabit. I super channel sono basati sui circuiti integrati fotonici (PIC) da 500 Gb/s, progettati e prodotti da Infinera. I PIC consentono alla piattaforma DTN-X di integrare la trasmissione dense wavelength division multiplexing con lo switching ottico fino a 12 Tb/s, per poter scalare con la crescita del traffico.

La piattaforma DTN-X sfrutta Infinera Flexible Grid Line System (FlexILS), che fornisce una maggiore efficienza rispetto al passato, e permette di costruire un'architettura che integra le rotte terrestri e sottomarine di OTEGLOBE, mantenendo la scalabilità necessaria per rispondere alle esigenze dei clienti grazie alla tecnologia FlexROADM, e allo switching senza limitazioni sullo strato ottico.


Infinera (NASDAQ: INFN) fornisce Intelligent Transport Network per gli operatori di rete, alla base di reti ottiche affidabili e facili da gestire. Infinera sfrutta i propri circuiti integrati fotonici per offrire delle soluzioni innovative per le reti ottiche, per le applicazioni di rete avanzate. Le Intelligent Transport Network consentono a carrier, operatori di infrastrutture Cloud, governe e aziende di automatizzare e far convergere i data center e le reti metro, a lunga distanza e sottomarine.

Come sfruttare i benefici dell'Hybrid Cloud con l'approccio "Software Defined" - 16 giugno


Digital4Executive infracom kiratech VMware
webinar 16 giugno
Cos'è un webinar
Per rispondere in modo agile e dinamico alle nuove esigenze del mercato, le aziende devono poter semplificare la propria infrastruttura.
Ma come potenziare la flessibilità per supportare al meglio il business?
Come accrescere il valore, in sicurezza, dei propri dati?
Come ridurre la complessità del data center?
Come assicurare la continuità del proprio business?
Il Webinar Come sfruttare i benefici dell'Hybrid Cloud con l'approccio "Software Defined" intende mettere in evidenza i vantaggi che l'evoluzione del data center e dei nuovi modelli di outsourcing sono in grado di garantire alle imprese italiane, nell'inarrestabile percorso verso l'Hybrid Cloud.

Grazie all'intervento di Stefano Mainetti, Co-Direttore dell'Osservatorio Cloud & ICT as a service del Politecnico di Milano, approfondiremo i cambiamenti che stanno caratterizzando il settore. Inoltre, con il contributo di Infracom Italia, Kiratech e VMware, analizzeremo come l'unione di tecnologia, competenza e collaborazione consentano al Cloud ibrido di assicurare maggiore efficienza, scalabilità, continuità operativa e migliori performance per un IT sempre più al servizio del business.

Il Webinar si terrà il 16 giugno, dalle ore 12.00 alle ore 13.00, e vedrà la partecipazione di
Giulio Covassi, CEO di Kiratech
Michela De Metrio, Cloud & Service Provider Partner Manager di VMware
Sergio Grassi, Direttore Commerciale di Infracom Italia
Stefano Mainetti, Co-Direttore dell'Osservatorio Cloud & ICT as a service del
Politecnico di Milano
La partecipazione è gratuita, previa registrazione
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Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa - email: webinar@digital4.biz

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